venerdì 20 ottobre 2023

CASO SCOMMESSE ILLECITE: LA FONTE DI CORONA CITA ANCHE BARELLA!

Esce allo scoperto la fonte di Corona, Petra, che parla di Barella e Zaniolo

SCOMMESSE ILLECITE – PETRA CITA ANCHE BARELLA E ZANIOLO CHE SCOMMETTEVA SULLA ROMA

Continuano ad emergere dettagli sul caso delle scommesse illegali che ha travolto la Serie A di calcio e non solo. Dopo il patteggiamento di Fagioli e le ammissioni di Tonali: "Puntavo sul Milan", l'attenzione si concentra sul terzo indagato, Zaniolo. A parlare adesso é la talpa di Fabrizio Corona. E stavolta con nome e cognome. La Verità oggi intervista Maurizio Petra, ovvero il "famoso" zio dell’ex dell’Inter Antonio Esposito. Petra è un pregiudicato campano. Sarebbe da tempo "attenzionato" dalla polizia. E così, mentre nei confronti dell’ex fotografo dei vip arrivano le minacce di querela da parte di Nicolò Casale e Nicola Zalewski, Petra dice che c’è una chiavetta Usb in cui sono custoditi dialoghi tra calciatori che parlano di scommesse. Tra questi c’è Nicolò Zaniolo. È in mano a un avvocato di La Spezia e finirà agli inquirenti in caso di decesso dello stesso Petra. Che di recente ha subito un'operazione, mentre un suo incontro con Corona è finito sui giornali. In allegato c’è anche un testamento.

LA CHIAVETTA USB - C’è una chiavetta nascosta in uno studio legale della Spezia che potrebbe cambiare la storia dell’inchiesta sul calcio scommesse, sulla quale ha dichiarato: “Dispongo che la chiavetta Usb allegata al presente testamento sia consegnata a cura dell’avvocato M.B. […] alla Procura della Repubblica di Torino per riferimenti al calcio scommesse”

LA CHAT CON IL NIPOTE - “Sei tu che mi hai fatto ascoltare l’audio delle squallide discussioni familiari in cui si parla di soldi, di tradimenti, Rolex e firme sui conti correnti”.

L’AUDIO CONSEGNATO - “In uno si sente chiaramente la voce di Antonio e di Zaniolo che conversano, secondo mio nipote, con altri calciatori di seria A. Uno ha un accento che sembra portoghese… parlano chiaramente di scommesse fatte, di somme vinte e perse (57.000 euro, 30.000, 6.000), di importi consistenti. Su specifica domanda di Antonio i presenti rispondono menzionando i nomi di Lamela, Giasy, Barella, lo stesso Niccolò. Si sente Antonio dire: “State attenti, se vi beccano vi inc…” o qualcosa del genere. Mio nipote chiede anche: “Ma dove vi mettete a giocare? ”. E, non ricordo chi, risponde: “Nelle stanze”, senza specificare a quali stanze si riferisse”.

LA SITUAZIONE ZANIOLO - “Antonio mi ha detto che scommetteva per sé e per Nicolò e quando gli ho chiesto se l’amico fosse così stupido da puntare sulla Roma, mi ha mostrato una chat con Nicolò in cui lo stesso lo invitava a giocare su una partita di Coppa Italia dei giallorossi, non ricordo contro chi. Gli ha inviato gli estremi della scommessa e del sito e lo ha invitato a prelevare con il suo (di Zaniolo, ndr) bancomat il denaro contante. Per questo gli ha inviato anche il pin della carta”.



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