ATP250 MERIDA OPEN AKRON - CAMILLA GIORGI BATTE 2-1 REBECCA PETERSON E VINC EIL TITOLO

Camilla Giorgi conquista la prima edizione del Torneo WTA 250 Mérida Open Akron, la stella della tennista azzurra torna a splendere dopo l'ultima vittoria nel Master 1000 di Montreal, targata 2021. Il successo nello Yucatàn sa tanto di rivincita, dopo un lungo periodo caratterizzato da tante ombre, costellato tra l'altro da tanti infortuni.      

Il torneo messicano, però, ha finalmente messo in evidenza una Giorgi in grande spolvero, che arriva alla finale dopo un percorso impeccabile, non concedendo neanche un set alle avversarie di turno, superando, nell'ordine, l'egiziana Mayar Sherif, la spagnola Nuria Parrizas Diaz, addirittura con un doppio 6-0, e la statunitense Sloane Stephens, vincitrice degli US Open nel 2017. 

La vittima finale è stata la svedese Rebecca Peterson, sconfitta 2-1 (7-6, 1-6, 6-2), in 2 ore e 25 minuti di gioco, in un match che racconta di un primo set davvero brillante dell'azzurra, dove mette in scena un grande tennis fino al Game 7, ma poi subisce il break dell'avversaria che vale il 3-4, per poi riprendersi il servizio e portarsi sul 5-5, vincendo il parziale al tie break.

Il secondo set  è invece dominato dalla Peterson, che fa sfoggia un dritto chirurgico e copre bene ogni angolo del campo, portando a casa agevolmente il parziale con due ace consecutivi e con il risultato di 6-1.

Anche la terza frazione di gioco comincia al meglio per la svedese, che si porta subito sullo 0-2 e dà l'mpressione di poter ripetere il canavaccio del set precedente, ma l'azzurra risale in cattedra alzando la percentuale di prime e vincendo ben sei game consecutivi, che chiudono il parziale sul 6-2 e valgono l'incontro. 

Per Giorgi si tratta del quarto titolo WTA, dopo Hertogenbosch 2015 (erba), Linz 2018 (veloce indoor) e Montreal 2021 (cemento), che vale anche il pasaggio dalla posizione 68 alla posizione nr. 46 del ranking, rilanciandola come seconda italiana della classifica, alle spalle di Martina Trevisan (nr. 25).