lunedì 22 aprile 2024

SERIE A: SI CHUDE OGGI LA 33 GIORNATA CON GLI ULTIMI DUE POSTICIPI, BIG MATCH MILAN-INTER

Roma-Bologna ore 18:30 e Milan-Inter ore 20:45

ROMA-BOLOGNA ORE 18:30

Dici Roma Bologna e il primo pensiero è alla nuova Champions League che il prossimo anno avrà ben cinque squadre italiane (potrebbero addirittura essere sei) ai nastri di partenza, tra cui dovrebbero figurare proprio le contendenti della sfida odierna.

Quattro punti a dividere Thiago Motta e Daniele De Rossi (che giovedì dovrà recuperare gli ultimi diciotto minuti del match contro l'Udinese): 59 per il Bologna quarto, 55 per la Roma che invece staziona in quinta piazza con un punto di vantaggio sull'Atalanta.

All'andata furono gli emiliani a sorridere, grazie alla rete di Moro e all'autogoal di Kristensen: sulla panchina romanista sedeva ancora José Mourinho e le gioie attuali sembravano un miraggio in piena regola.

Oltre a Ndicka, De Rossi deve fare a meno anche di Lukaku, alle prese col problema rimediato nel ritorno dei quarti di Europa League: fiducia ad Abraham, al rientro nell'undici titolare dopo quasi un anno. Angelino dovrebbe spuntarla su Spinazzola, mentre a destra è probabile l'impiego di Karsdorp.

Thiago Motta senza Ferguson, la cui stagione è volta al termine: spazio a Fabbian in posizione centrale sulla trequarti, con Urbanski in pole su Saelemaekers per agire a sinistra. Lucumì si gioca una maglia da titolare al centro della difesa con Beukema.

ROMA (4-3-2-1): Svilar; Karsdorp, Mancini, Llorente, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, El Shaarawy; Abraham.

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Lucumì, Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Freuler; Orsolini, Fabbian, Urbanski; Zirkzee.

 

MILAN-INTER ORE 20:45

Lo Scudetto passa da Milano e, alla luce dall'attuale classifica, non potrebbe essere altrimenti: in questo caso, però, ogni senso è quello giusto, col Derby della Madonnina a fare da vero e proprio crocevia per il titolo, ormai a un passo, dell'Inter.

Con i tre punti in tasca, infatti, Lautaro e compagni si laurerebbero campioni d'Italia con cinque giornate d'anticipo: uno smacco bello e buono al Milan, rivale diretto non solo per questo Scudetto ma anche per la tanto agognata seconda stella, l'obiettivo primario della dirigenza nerazzurra che si è sempre esposta a tal proposito.

Un'occasione più unica che rara insomma, e a dirlo è la storia stessa: mai prima d'ora in Italia è accaduto che un Derby assegnasse lo Scudetto. I nerazzurri lo sanno bene e dovranno scontrarsi con l'onore del Milan, deciso quantomeno a rinviare ciò che appare inevitabile.

Pioli rivoluziona il Milan in avanti con Leao prima punta e Giroud inizialmente in panchina. C'è Musah nel tridente alle spalle del portoghese, con Pulisic che si sposta a sinistra.

Adli in vantaggio su Bennacer in mezzo al campo con il rientrante Reijnders, mentre in difesa scelte obbligate per Pioli con la coppia Gabbia-Tomori, alla luce degli infortuni di Kjaer e Kalulu e la squalifica di Thiaw.

Squadra praticamente al completo per SImone Inzaghi, che deve rinunciare solamente a Juan Cuadrado.

Pavard e Lautaro tornano dalla squalificata, scontata contro il Cagliari, e si riprendono il loro posto nell'undici di partenza.

L'unico ballottaggio è il solito sulla destra Darmian-Dumfries, con il primo in vantaggio sull'olandese.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Musah, Loftus-Cheek, Pulisic; Leao.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.



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