mercoledì 5 aprile 2023

BASKET MINORE: RITORNA AD ARBITRARE L’ ARBITRO DONNA AGGREDITA LO SCORSO 21 MARZO

La ragazza era stata vittima di un episodio di violenza durante un match di Under 15

BASKET MINORE – SCIOCCATA ED IMPAURITA AVEVA DETTO DI NON VOLER PIÙ ARBITRARE

Il 21 marzo scorso, un martedì come tanti, su un campo da basket della provincia di Vicenza era in corso una gara di basket giovanile, partita valevole per il campionato provinciale Under 15, quando a un certo punto qualcosa di vergognoso ha scosso la gara: uno dei genitori ha aggredito l’arbitro donna che dirigeva l’incontro.

Sul parquet a sfidarsi c’erano il Nuovo Argine Basket Vicenza, padrone di casa,  e il Basket Sportschool Dueville e più precisamente le squadre maschili dell’Under 15 che partecipano al campionato provinciale vicentino di categoria, tutto sembrava procedere al meglio fino al suono della sirena, sfida terminata con il punteggio di 69-68 per gli ospiti, quando uno dei genitori ha avvicinato la direttrice di gara e l’ha aggredita prendendola per un braccio per esprimerle con veemenza le sue rimostranze per quanto accaduto sul campo. “Ma non l’ho strattonata, com’è stato scritto — spiega Z.R., che adesso rischia il Daspo —. Sicuramente ho sbagliato, non dovevo usare certi toni e non dovevo entrare in campo, facendo quello che ho fatto. Tengo però a dire che non è vero che le ho fatto del male. L’ho presa per un braccio perché volevo dirle quello che pensavo. Mi dispiace per tutto il can-can mediatico che si è creato, non lo ritengo giusto. Adesso forse non potrò più venire a vedere una partita, ma ci tenevo a scusarmi con l’arbitra, con la società e con la Fip.

 

L’arbitro, in seguito dell’episodio increscioso, aveva manifestato la volontà di riflettere sul da farsi e capire se era il caso di continuare la sua carriera o interromperla seduta stante, ma in seguito alle tante manifestazioni di affetto e solidarietà ricevute dagli addetti ai lavori e soprattutto dalla Federazione Italiana Pallacanestro di Vicenza, in persona del presidente Luca Vicentini e dalla FIP regionale.

Nei giorni successivi all’accaduto gli arbitri di tutto il Veneto erano scesi in campo con una "X" disegnata sul braccio per sensibilizzare al rispetto per tutta la categoria: "Se colpisci uno di noi, colpisci tutti noi". Anche la Terzo ha voluto emulare i propri colleghi  arbitrando il match del suo ritorno con la "X" su quel braccio che era stato afferrato con violenza da uno di quei troppi adulti che frequentano palestre e campi sportivi, e che, anche di fronte ai figli, riversano contro arbitri o avversari frustrazione, violenza, maleducazione, e, quasi sempre, totale ignoranza in merito al regolamento dello sport che stanno guardando.

Anche le due società coinvolte, sin da subito, avevano espresso il loro sdegno per quanto accaduto, condannando vivamente l’episodio e dissociandosi dal comportamento increscioso di uno dei genitori di un loro tesserato, sottolineando l’importanza di dare il giusto peso a quello che per i loro figli è e rimane un semplice momento di divertimento.



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